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Addio allo Scambio sul Posto: cosa cambia dal 2025, le differenze con il Ritiro Dedicato e le opportunità per il fotovoltaico

Il fotovoltaico continua a rappresentare un pilastro della transizione energetica per famiglie e imprese. Tuttavia, il meccanismo di Scambio sul Posto (SSP), utilizzato per valorizzare l’energia prodotta in eccesso, è destinato a scomparire.
La Deliberazione ARERA 78/2025/R/efr, in attuazione del Decreto Legislativo 199/21, stabilisce che:
- Sarà possibile presentare una nuova richiesta di accesso allo SSP solo fino al 26 settembre 2025.
- La richiesta potrà essere effettuata solo per impianti che entreranno in esercizio entro il 29 maggio 2025.
- Le convenzioni SSP non saranno più rinnovabili dopo 15 anni dalla prima sottoscrizione (come da Decreto Legge 181/2023).
Questo segna una svolta storica per il settore. Ma cosa cambia per chi produce energia da fonti rinnovabili? E quale alternativa resta disponibile? Vediamolo in dettaglio.
SSP e RID: due meccanismi, due logiche diverse
Oggi esistono due modalità per essere remunerati per l’energia immessa in rete:
- Scambio sul Posto (SSP)
- Ritiro Dedicato (RID)
Sebbene simili a prima vista, si basano su logiche e vantaggi differenti. Ecco un confronto completo.
Come funziona lo Scambio sul Posto
È un sistema ibrido che prevede:
- un rimborso per l’energia prelevata e compensata da produzione immessa (circa il 60% del valore in bolletta),
- e un compenso a prezzo minimo garantito per le eccedenze che non sono state compensate.
Esempio pratico:
Se si immettono 1.000 kWh e si prelevano 1.000 kWh in orari diversi, si riceve un rimborso parziale (simil cashback) su questi 1.000 kWh, rendendo il sistema vantaggioso per impianti ben dimensionati rispetto ai consumi.
Come funziona il Ritiro Dedicato
Con il RID, l’energia in eccesso immessa in rete viene venduta al GSE, che la remunera a prezzo di mercato o, in caso di prezzi bassi, al prezzo minimo garantito.
Il RID è ideale per chi ha impianti sovradimensionati o per contesti con consumi bassi, poiché non richiede il bilanciamento tra energia prodotta e prelevata.
Qual è il futuro?
Con la fine dello SSP ormai definita, il Ritiro Dedicato diventerà il riferimento principale, in attesa di ulteriori sviluppi normativi e della diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che permetteranno di condividere l’energia prodotta in ambito locale.
Come prepararsi al superamento dello Scambio sul Posto
Famiglie e imprese possono trarre vantaggio da questa transizione adottando strategie mirate:
- Installare sistemi di accumulo: per massimizzare l’autoconsumo e ridurre la quota immessa in rete.
- Ottimizzare i carichi e i consumi: usare energia nelle ore di produzione.
- Valutare le CER: una nuova opportunità per condividere e valorizzare localmente l’energia.
- Affidarsi a esperti: LumenWatt ti supporta in ogni fase, dalla progettazione alla gestione post-installazione.
Conclusioni
La fine dello Scambio sul Posto non rappresenta un ostacolo, ma un’opportunità per ripensare la gestione energetica in chiave più efficiente e autonoma. Con il Ritiro Dedicato, gli impianti fotovoltaici possono continuare a garantire valore, soprattutto se accompagnati da strategie di autoconsumo o da sistemi di accumulo.
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