Se sei un proprietario di un impianto fotovoltaico in funzione da qualche anno, avrai sicuramente notato che la produzione di energia varia di anno in anno e, salvo condizioni meteo particolari, il suo rendimento diminuisce con il passare del tempo.
Questo fenomeno, dovuto al normale invecchiamento dell’impianto nel suo complesso, può però nascondere problemi più profondi che non è possibile scoprire senza indagini approfondite. Un fenomeno particolarmente insidioso è l’hot-spot nei pannelli fotovoltaici.
Il fenomeno dell’Hot-Spot fotovoltaico consiste nel surriscaldamento ingiustificato di una o più celle che compromette il funzionamento del pannello fotovoltaico e, di conseguenza, dell’intero impianto. Questo surriscaldamento è determinato dall’ombreggiamento della cella stessa dovuto, (nella maggior parte dei casi) alla presenza di sporcizia o a fenomeni di ombreggiamento indiretto (alberi o ostacoli in genere) che colpiscono il pannello fotovoltaico.
L’Hot-Spot si manifesta dunque con temperature superficiali della cella che possono superare i 100° ma che, pur essendo considerevoli, non sono visibili ad occhio nudo. Appare quindi chiaro che un fenomeno di questo tipo può portare danni considerevoli all’impianto e può, nel peggiore dei casi, compromettere la vita utile dell’impianto stesso.
Parliamo ora dell’impatto economico che può avere un guasto su uno o più pannelli fotovoltaici. Consideriamo un impianto con potenza di 3 kW installato al nord e incentivato con il secondo Conto Energia (2007-2010), nel quale viene a mancare la produzione di due pannelli fotovoltaici da 200 W per un intero anno solare - entro il quale il proprietario non ha modo di accorgersi del guasto (come abbiamo visto nel paragrafo precedente).
I pannelli guasti in questione comporteranno una minor produzione per circa 440 kWh che, moltiplicati per la tariffa incentivante di 0,422 kWh, causerà un mancato incasso di circa 185 €/anno. Sommando anche il mancato incasso dovuto allo scambio sul posto ed all’autoconsumo, si può affermare che il guasto comporta un danno economico pari a circa 250 €.
Se pensate che questo sia un caso limite va considerato che è possibile che si presenti un guasto che coinvolga solo parte del pannello fotovoltaico e che questo avvenga su più pannelli contemporaneamente causando anche perdite più significative.
Ma come possiamo scoprire se anche nel nostro impianto sono presenti pannelli con questo problema?
L’indagine termografica viene effettuata con apposite telecamere (termocamere) in grado di rilevare le temperature superficiali degli oggetti che si vogliono analizzare. In particolare, sui pannelli fotovoltaici, questo consente di accorgersi facilmente della presenza di hot-spot o di punti caldi. Fino ad oggi questo tipo di indagine è stata rivolta ad impianti di grosse dimensioni oppure ad impianti in cui era possibile accedere ai pannelli fotovoltaici senza necessità di particolari accorgimenti per la messa in sicurezza dell’operatore (tetti piani, impianti a terra, ecc.). Oggi però quest’analisi è accessibile anche ad impianti di piccole dimensioni, grazie all’utilizzo sempre più diffuso degli APR (Aeromobili Pilotaggio Remoto) o, come sono noti ai più, Droni.
I droni, dotati di sensori e telecamere sempre più sofisticate, permettono di rilevare immagini ad alta definizione dell’impianto senza la necessità, da parte dell’operatore, di salire in quota. Inoltre, l’analisi condotta con droni risulta più precisa ed oggettiva grazie anche ad un output ispettivo totalmente informatizzato. Nell’immagine sotto è riportato un estratto dell’analisi effettuata su un impianto fotovoltaico di piccola taglia.
Nell’immagine sopra è evidente la presenza di un hot-spot sul pannello centrale (macchia rossa alla base del pannello) che l’utente non avrebbe mai avuto modo di rilevare senza analisi approfondite. Questo ha permesso all’utente di intervenire prontamente con la sostituzione in garanzia del pannello fotovoltaico guasto e di preservare il rendimento e la durata del proprio impianto.
In sintesi, i vantaggi che derivano dall’utilizzo di questa tecnologia sono:
Riassumendo, in questo articolo abbiamo:
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