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Come funziona un pannello fotovoltaico

FAQ - Che potenza deve avere un impianto fotovoltaico domestico?

04 Ottobre 2022
Fotovoltaico
Daniele Zamboni - Responsabile Ufficio tecnico

Che potenza deve avere un impianto fotovoltaico domestico?

È una domanda che ci viene posta spesso quando parliamo con clienti interessati a realizzare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione. Iniziamo con il dire che non esiste un solo metodo per decidere quale sia la potenza adatta e di conseguenza non esiste una potenza che si può definire come universalmente corretta per un’abitazione specifica.

La risposta alla domanda è, come potete immaginare, “dipende”. E da cosa dipende? Beh, da che tipo di problema vogliamo risolvere ma anche da fattori esterni e indipendenti dall’obbiettivo che vogliamo raggiungere. Vediamoli nel dettaglio di seguito

I motivi per cui i clienti vogliono un impianto fotovoltaico.
In genere, quando una persona decide di valutare l’installazione di un impianto fotovoltaico lo fa per tre motivi principali:

  • Ridurre l’importo economico della fattura di energia elettrica (a proposito, se te lo sei perso, qui abbiamo parlato di come leggere una bolletta dell’energia elettrica);
  • Eliminare la presenza del gas naturale o di un'altra materia prima usata per riscaldare casa per produrre acqua calda sanitaria (facendosi aiutare dall’energia elettrica prodotto dal fotovoltaico);
  • Rendere la propria abitazione autonoma dalla rete elettrica nazionale e utilizzare solo energia autoprodotta.

Iniziamo subito con il dire che l’ultimo punto è di difficile applicazione a meno di mettere in atto investimenti davvero considerevoli e probabilmente antieconomici. I primi due punti, invece, sono decisamente più semplici da raggiungere ma richiedono un passaggio ulteriore.

Potenza, energia e profili di consumo

Per prima cosa bisogna conoscere la differenza tra potenza ed energia (se non la conosci non preoccuparti, ne abbiamo parlato qui) e come l’energia viene consumata secondo diversi profili di consumo.
I profili di consumo altro non sono che le nostre abitudini di consumo dettate principalmente dagli orari casa lavoro (quando non sono a casa consumo meno), dal numero di persone che vivono nell’abitazione (più siamo e più consumiamo), dal tipo di utente (ogni utente ha abitudini ed esigenze diverse anche a parità dei fattori precedenti) e dalle dotazioni dell’abitazione.

Che obiettivo vogliamo raggiungere?

Una volta che sappiamo quanta energia consuma l’abitazione e in che modo questa energia viene consumata dobbiamo decidere che obiettivo vogliamo raggiungere. Ipotizziamo di non voler aumentare il consumo di energia elettrica e quindi di voler ridurre l’importo economico della fattura di energia elettrica. 
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo fondamentalmente tre strade:

  • La prima è massimizzare l’autoconsumo dell’energia dell’impianto fotovoltaico;
  • La seconda è massimizzare la copertura dei consumi realizzando un impianto più grande rispetto al punto 1;
  • La terza e ultima via è un ibrido e mira a raggiungere entrambi gli obiettivi grazie all’utilizzo di un sistema di accumulo dell’energia (batterie).

Anche in questo caso non esiste una scelta giusta e una sbagliata. La prima soluzione avrà un tempo di rientro dall’investimento più rapido rispetto alla seconda perché molta dell’energia prodotta finirà in rete e verrà pagata meno rispetto all’autoconsumo diretto ma di contro si avrà una copertura dei consumi più alta anche nei mesi invernali. La terza soluzione, invece, presenta dei costi più elevati e i tempi di rientro variano molto in base al costo dell’energia e dal costo del sistema di accumulo. Sicuramente la terza soluzione è quella con un costo di realizzazione più alto ma è anche quella che garantisce un risultato più in linea con le simulazioni fatte a preventivo proprio perché è meno influenzato dalla tipologia di profilo di consumo.

Una volta che so tutto questo come  determinare la potenza che dovrà avere l’impianto?

Purtroppo, anche qui, dobbiamo fare delle semplificazioni per potervi dare una risposta perché la pratica, come sempre, è un po' più complessa della teoria. 
Supponiamo quindi di aver scelto di voler realizzare un impianto che massimizza l’autoconsumo e di aver un profilo di consumo tipico di una famiglia con neonati o bambini in età prescolare.

Con questi dati di consumo e supponendo di installare l’impianto su una copertura a SUD in zona xx in grado di produrre circa xx kWh/anno possiamo stimare che questa famiglia avrà bisogno di un impianto da x kW che sarà in grado di garantire un autoconsumo dell’xx% e una copertura dei consumi dell’xx%.
Stiamo escludendo qualsiasi vincolo di dimensione della copertura ed altri vincoli tecnici o ambientali che sono all’ordine del giorno nella realizzazione di un impianto fotovoltaico anche solo da 3 kW.

Per concludere

In conclusione, come avrete notato, scegliere di che potenza realizzare un impianto fotovoltaico è un lavoro che va ben oltre al semplice associare il consumo annuo di un’abitazione alla producibilità di un impianto espressa in kWh/kWp. Si tratta di Una valutazione complessa, soprattutto quando vi è la presenza di ombreggiamenti fissi che possono creare mismatching.
Il rischio è quello di acquistare un impianto che, sebbene contribuirà a ridurre la nostra bolletta, non sia esattamente ciò di cui avevamo bisogno o non soddisfa l’obiettivo che c’eravamo dati in partenza.
 

Per questo motivo LumenWatt si impegna a creare preventivi su misura per i propri clienti analizzando i consumi e dimensonando l'impianto di ogni cliente con software

 

Approfondimento a cura di Zamboni Daniele
Progettista elettrotecnico presso LumenWatt S.r.l.

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